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Calidarium del 1500
Nessuno aveva dato retta a Francesco Ceccarello, fittavolo e residente per alcuni anni presso la Villa, ospitato dalle ultime due sorelle Draghi (Margherita e Giovannina) a causa di una frana che aveva messo in pericolo lui e la sua famiglia, abitanti in un vecchio casolare sul “monte”.
Egli affermava che nel bosco sottostante la Villa esistevano delle vecchie mura in rovina.
Il 19 Novembre 2017, alcune componenti dell’Associazione Villa Draghi con Roberto, figlio di Francesco, inerpicandosi tra fitti rovi e pungenti robinie, giunsero al cospetto di questi ruderi che furono poi identificati come i resti della “Stua“, il calidarium, il luogo caldo, non utilizzato dai frequentatori e abitanti di Villa Draghi ma dai proprietari e ospiti della precedente Villa Lucadello del 1600.
La villa e la stua sono stati abbandonati per l’ignavia degli eredi di Alvise Lucadello.
Della Stua possediamo un’unica immagine: l’incisione di J.C.Wolkamer, stampata a Norimberga nel 1714.
I resti e l’immagine della Stua sono ora a disposizione degli ospiti.