In tempi recenti, in particolare nel secondo dopoguerra, quest’attività ha assunto ritmi sempre più intensi, con milioni di metri cubi di roccia estratti ogni anno.

L’istituzione nel 1989 del “Parco regionale dei Colli Euganei” ha, fortunatamente, interrotto la deturpazione di queste alture che sono ora tutelate e possono essere ammirate in tutto il loro splendore.

Il documentario, realizzato in forma amatoriale, si propone di illustrare gli aspetti geofisici dei Colli Euganei prendendo in considerazione la loro origine dal magma vulcanico che ha dato luogo a configurazioni disomogenee, alternando profili cupoliformi ad altri di aspetto conico o a filoni verticali. Molto spazio è poi dedicato agli aspetti archeologici dei Colli con la descrizione di alcuni reperti conservati al Museo Nazionale Atestino, nonché alla particolarità floristica dove, la diversa origine, composizione e struttura del terreno, assieme alla grande varietà di microclimi, ha contribuito a fare nascere e sviluppare i questi Colli un’impensabile numero di specie vegetali e diversi tipi di vegetazione. Dopo avere considerato gli aspetti difensivi, i monasteri e le ville che nelle varie epoche sono sorti in queste alture, il documentario descrive minuziosamente le caratteristiche sorgive delle acque termali che hanno contribuito allo sviluppo di un’attività fangoterapica che ha dato fama internazionale alla zona Euganea.

Particolare risalto è dato dagli Autori del documentario all’aspetto paesaggistico e al patrimonio culturale dei Colli Euganei auspicandone la valorizzazione e una maggiore conoscenza degli aspetti strutturali che nei secoli hanno configurato in modo molto particolare questo territorio.

Antonio Bonadonna