Photogallery Parco Sigurtà
Il 2° Parco giardino più bello d’Europa (2015)
(87 foto)
Il brolo cinto de mura
L’antica storia del Parco Giardino Sigurtà risale al 14 maggio del 1407, quando, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che al tempo aveva una funzione puramente agricola. Si trattava infatti di una fattoria o meglio, come ci raccontano antichi documenti, di un “brolo cinto de mura”: terre coltivate con foraggi racchiuse all’interno di un’alta e sicura muraglia. Nell’ambito del brolo esisteva però anche un altro spazio: un piccolo e geometrico giardino, adiacente alla casa principale, dedicato all’ozio dei nobili. È da qui che risalgono le antiche origini del Parco Giardino Sigurtà. La storia del brolo continua e nel 1417, per dare lustro alla sua proprietà, il nobile Contarini fece costruire, su un edificio già esistente, una “Domus Magna”. La struttura era caratterizzata da uno stabile principale, dove viveva la famiglia Contarini, e da abitazioni minori destinate ai dipendenti che lavoravano le terre.
LA NASCITA DEL PARCO-GIARDINO
La primavera del 1941 segnò l’inizio della proprietà da parte della famiglia Sigurtà: l’industriale farmaceutico, il Dottor Giuseppe Carlo Sigurtà, acquistò infatti da Maria Paulon il terreno, che era divenuto una sorta di ingombrante monumento in vendita ormai da diversi anni e fatalmente sradicato dalla storia e deprivato delle sue memorie. Il Dottor Sigurtà iniziò la grandiosa opera di riqualificazione del parco e, grazie ad una multa di 15 lire, scoprì di avere un antico diritto di prelevare acqua dal fiume Mincio, possibilità dimenticata dai predecessori. Con l’irrigazione iniziò così la trasformazione delle ormai aride colline moreniche della valle del Mincio, che tornarono ad accogliere la lussureggiante vegetazione ed assunsero aspetti d’impareggiabile bellezza. Lentamente emersero anche la maestosità di alcune piante secolari e migliaia di preziosi bossi cresciuti nel sottobosco. Vennero ristrutturati anche l’Eremo, il Castelletto e la Grotta Votiva, con lo scopo di mantenere quella traccia di giardino storico ottocentesco tanto amato dal Marchese Maffei. Grazie alla passione e devozione di Giuseppe Carlo Sigurtà, il giardino non solo fu abbellito, ma crebbe anche nelle dimensioni: da 22 ettari originari assunse nel tempo le dimensioni attuali di 60 ettari.
I TEMPI MODERNI CON LA FAMIGLIA SIGURTÀ
Compagno inseparabile del Dottor Sigurtà in questa magnifica opera era il nipote Enzo, professore universitario e psichiatra: entrambi hanno dedicato energie e cure, agendo sempre con passione e pensando al bene di questo incantevole complesso ecologico. Oggi i figli di Enzo, Magda e Giuseppe, continuano con dedizione a preservare e a far conoscere questo tesoro verde, proseguendo il lavoro svolto dagli antenati. Nel 1990 viene realizzata la Meridiana Orizzontale, progettata per avere una validità di 26.000 anni e nel 2011, dopo sei anni di costruzioni, è stato inaugurato il Labirinto, un percorso che si snoda su una superficie di 1500 metri quadrati e che accoglie 2500 esemplari di piante di Tasso. In questi anni inoltre è stata fatta una approfondita ricerca sulla fioritura dei tulipani che colora il parco nel mese di aprile, ad oggi, con il suo milione di bulbi, è considerata la più importante del Sud Europa. L’amore della famiglia Sigurtà nei confronti del Parco ha permesso di raggiungere risultati importanti, come i recenti riconoscimenti di “Parco Più Bello d’Italia 2013” e di “Secondo Parco Più Bello d’Europa 2015”. Ogni anno, da marzo a novembre, centinaia di migliaia di visitatori di diverse nazionalità visitano il Parco per godere dell’incantevole paradiso terreste che si è preservato nella storia e che viene mantenuto e valorizzato giorno dopo giorno.